sabato 12 marzo 2011

Ultima birra in Tribù


Mi ricordo che ero con Paolo, che faceva freddo e che c’era un po’ di nebbia. Con qualche difficoltà la trovammo in quel cortile anonimo dietro un piccolo market. La prima persona che mi rivolse la parola fu Claudia che mi chiese “come ci avete trovato?”, io innocentemente gli dissi “ci sono volantini appesi ovunque”, “ah, qualcuno allora li guarda!” concluse. Pensavo fosse un’espressione ironica, ma divenne il leitmotiv per 16 anni. Sono passati 16 anni e in questi giorni chiuderà. Era nata come associazione giovanile, divenne di tutto, tra cui C.S.A. (centro sociale affittato). L’unico suo obiettivo era rigenerarsi, cercando sempre forze nuove, dando risorse a chi aveva idee, cercando di rompere il dualismo “io e la mia tv”. Ci passai 10 anni, quando ancora non c’era il bagno, forse i 10 anni più intensi della mia vita. Io che non ho mai frequentato le compagnie in quel posto trovai una tribù di gente come me, eppure molto diversa da me. Non so elencare le cose che ho imparato, di sicuro la forza del gruppo e il limite del gruppo. Se penso a tutte le persone incontrate, alle parole spese, alle idee buttate e quelle realizzate: mi vengono le vertigini e mi sento vecchio. Quante infinite discussioni, riunioni, organizzazioni; alla fine questo organismo non è più riuscito a rigenerarsi e si è nutrito di sé stesso. Non chiude scomparendo, ma dando azione a l’ultimo articolo del suo statuto quello che quando lo lessi pensai “è solo un’ipotesi messa lì per dovere”. Ciò che l’asta di chiusura non potrà assegnarmi sono le sensazioni vive di tante cose, ciò che non potrà lasciare agli altri è il senso di appartenenza ad una grande tribù, estesa come la gioventù, libera come il sogno.



Foto: "L'ultima, veramente", 11 marzo 2011. Qui le altre.

2 commenti:

  1. Non conosco il locale, ma a leggere questo tuo addio mi è venuta un po' di tristezza
    (feritinvisibili)

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  2. Tutto scorre, o dovrebbe, però lascia forte il ricordo. Però sono ricordi belli e l'amarezza è solo il finale mal riuscito. Grazie per la tristezza solidale.

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